Home » Blog » Come arredare casa: idee e consigli » Quarzo: caratteristiche, tipologie, colori, proprietà e utilizzi
Il quarzo è un cristallo dai mille colori, forme e varietà. Blu, rosa, viola, bianco, verde, è utilizzato per creare bellissimi gioielli colorati, per realizzare orologi, lampade, apparecchi digitali, lampadine, arredobagno e tanto altro e grazie alle sue proprietà fisiche molto utili anche in campo industriale. Alcune varietà di quarzo sono trasparenti come un pezzo di ghiaccio. Da qui il significato del termine che, secondo alcuni studiosi, gli antichi greci definivano “krýstallos“, cioè, appunto, ghiaccio: infatti essi pensavano che il quarzo fosse una sorta di ghiaccio che, per qualche ragione, non poteva più disciogliersi e ridiventare acqua; credenza derivante dal fatto che tale minerale oltre ad essere freddo al tatto, assomigliava anche nella struttura a dei fiocchi di neve. Sono tantissime le leggende e le storie che ruotano attorno a questo prezioso e particolare minerale, si pensi che molti popoli antichi credevano che esso avesse delle proprietà magiche e addirittura terapeutiche. Insomma, il quarzo ha una storia che affonda le radici nella preistoria, infatti i nostri antenati lo utilizzavano per costruire coltelli, asce, arnesi da taglio e punte per frecce e lance, oltre che per creare gioielli, ciondoli e amuleti preziosi di vario genere, utilizzati anche durante le cerimonie religiose.
Il quarzo è uno dei minerali più diffusi e comuni nella crosta terrestre che viene estratto in moltissime zone del mondo. È molto comune trovare il quarzo sulle rive di fiume e laghi o lungo i pendii di vulcani in seguito ad un processo di cristallizzazione durante il raffreddamento di materiale lavico. Esso è uno degli elementi principali che compongono molti tipi di rocce, ovvero quelle ignee, sedimentarie e metamorfiche. Da un punto di vista chimico, il quarzo corrisponde al biossido di silicio (SiO2), formato, cioè, dalla combinazione di una parte di silicio e due parti di ossigeno che formano tetraedri e si dividono in tre categorie: i quarzi macrocristallini quando i cristalli sono visibili ad occhio nudo (come il quarzo rosa); i quarzi microcristallini quando i cristalli possono essere visti solo al microscopio (come la Giada) e i quarzi criptocristallini, quando i cristalli non si vedono nemmeno al microscopio (come il calcedonio).
Il quarzo presenta una densità di 2,65 g/cm3 e da un punto di vista termico ha una forma stabile al di sotto dei 573 °. È un minerale duro che sulla scala di Mohs misura 7, mentre il Diamante 9, ed è quindi più duro del metallo. Possiede una lucentezza vitrea e riflettente e nella sua forma più pura esso è trasparente, limpido e incolore e spesso, a seconda della zona geologica in cui si trova, può contenere inclusioni gassose, solide e liquide.
Da un punto di vista cristallografico, il quarzo presenta un reticolo trigonale e ha un abito a forma di prisma bipiramidale a sei lati ma è molto raro trovarlo in questa forma e generalmente, si trova come piccoli grani all’interno di rocce metamorfiche e magmatiche. Può, però, essere anche a forma di prisma allungato. Tra le sue proprietà e caratteristiche più importanti, il quarzo ha una notevole stabilità e resiste ad ogni tipo di acido, tranne l’acido fluoridrico. Inoltre, esso è resistente al calore alla rottura ed è piezoelettrico, ovvero riesce a polarizzare elettricamente le sue facce opposte dopo un processo di deformazione meccanica causato dal riscaldamento o dalla compressione.
Poiché si tratta di uno dei minerali più diffusi al mondo, il quarzo presenta, a seconda della zona geologica di formazione, una struttura cristallina e delle caratteristiche mineralogiche e chimiche differenti, con numerose sfumature di colore. Il quarzo quando è puro è completamente trasparente e incolore. Quando presenta delle impurezze, difetti o inclusioni di altre rocce e minerali, il quarzo inizia ad assumere diverse colorazioni. La corniola, un particolare tipo di calcedonio rosso, ad esempio, assume questo colore a causa della presenza al suo interno di ossidi di ferro, così come l’ametista che ha un colore tendente al violaceo più o meno trasparente; il quarzo verde che contiene delle inclusioni lamellari o ancora come il diaspro che è opaco e molto colorato a causa della presenza di impurità. Il quarzo citrino è invece giallo a causa della presenta di impurezze di ferro; il crisoprasio è di color verde mela a causa della presenza di nichel e sali idrati e così via. Insomma, a seconda della struttura chimica e della contaminazione di altri minerali, il quarzo da color ghiaccio può trasformarsi in tante e differenti pietre di molteplici e bellissimi colori.
Bellissima gemma utilizzata maggiormente per realizzare gioielli, l’ametista è una varietà di quarzo di colore viola che assume tale tonalità a causa della presenza di ferro nel suo reticolo cristallino. Il suo nome sembra derivi dal greco antico “Amethystos” ovvero “non ebbro”. Ciò deriva da una leggenda che vede come protagonista il dio del vino Bacco che soleva sfogare la sua rabbia sugli esseri umani quando era in preda all’ebbrezza. Un giorno egli sfuriò la sua ira su una giovane discepola di nome Ametista facendola aggredire da delle tigri. Artemide, dea della caccia, per difendere la giovane, decise di trasformarla in una statua di quarzo che Dioniso bagnò poi con la sua coppa di vino trasformandola nel quarzo viola che prenderà in seguito il nome dalla giovane, ametista.
È la pietra comunemente associata al colore viola anche se in natura ne esistono tante altre come la tanzanite e lo zaffiro. Il suo colore può essere più o meno intenso a seconda della composizione dell’abito cristallino e della quantità di ferro: più la pietra è colorata maggiore è il suo valore. Quando viene portata ad una temperatura di oltre 450 gradi, l’ametista cambia colore diventando prima gialla, poi arancio e infine marrone.
I cristalli di ametista sono brillanti e lucenti e possono avere forme diverse, tanto che è possibile trovarla sia come pietra singola che in druse, cioè un raggruppamento di cristalli impiantanti su una sola porzione di roccia. I giacimenti principali di quarzo si trovano in tutto il mondo e soprattutto in Brasile, Messico, USA, India e Bolivia; ma anche in Italia settentrionale, in particolar modo nelle province di Trento, Torino, Bolzano e Grosseto.
Simbolo indiscusso della femminilità, dell’amore, della compassione e della sensibilità; il quarzo rosa è la pietra più utilizzata in assoluto nei trattamenti di cristalloterapia, una disciplina di antiche origini indiane che promette di assorbire l’energia negativa del corpo e di riequilibrare il benessere fisico e psichico attraverso l’uso di gemme e cristalli.
Per quanto riguarda la composizione chimica del quarzo rosa, esso appartiene al gruppo precedentemente descritto dei quarzi macrocristallini, composto, cioè, da biossido di silicio, i cui cristalli sono visibili ad occhio nudo. Come tutti quarzi di questa categoria, esso si forma nelle rocce pegmatitiche o laviche e possiede la proprietà della piezoelettricità. Prende il nome dal suo bellissimo colore rosa, che può variare diventando più o meno intenso a seconda delle inclusioni di altri minerali. Quando il quarzo è di un colore rosa più carico ma opaco, significa che nel suo reticolo cristallino sono avvenute delle inclusioni di dumortierite, un bellissimo minerale vitreo dai colori variabili, come il rosso, il viola, l’azzurro e il verde. Quando invece è di un rosa molto blando, quasi trasparente e traslucido, significa che vi sono state inclusioni di fosforo e alluminio e questa risulta essere la varietà più rara da trovare e quindi molto più pregiata e ricercata. Grazie alla sua lucentezza capace di riflettere la luce e di brillare al sole, della sua indiscussa eleganza e bellezza, il quarzo rosa è utilizzato molto come gemma per impreziosire collane, anelli e gioielli vari e secondo la leggenda, esso è un dono del dio Eros agli uomini.
Il quarzo citrino è una varietà di quarzo cristallino con diossido di calcio dal colore variabile dal giallo, al rosso fino all’arancio. Il colore è dovuto dalla presenza nel suo reticolo cristallino di tracce, più o meno intense, di ferro in forma trivalente. Rispetto all’ametista, il quarzo giallo cambia lo stato di ossidazione del ferro ed è piuttosto raro trovarlo puro in natura in quanto la maggior parte dei quarzi citrini presenti sul mercato, non sono nient’altro che varietà di quarzo ametista trattati chimicamente fino a raggiungere il caratteristico colore giallo o arancio o tramite un processo di affumicamento del quarzo fumé. Il quarzo citrino si trova nelle rocce vulcaniche e pegmatitiche, spesso in profonde cavità e i principali giacimenti si trovano in Bolivia, Brasile, USA e Madagascar. Per quanto riguarda il prezzo, esso è abbastanza economico e può variare da 10 € a 100 € per carato, costo che può aumentare a seconda del colore, della chiarezza e della brillantezza della pietra. Ad esempio, un quarzo citrino privo di imperfezioni e di un colore arancio intenso può superare 100 €, ma nelle sue forme e colori naturali, è una gemma dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Oltre alle caratteristiche chimiche, il quarzo citrino possiede anche delle proprietà magiche. Infatti, secondo la cristalloterapia, il quarzo giallo produce effetti benefici sia sul corpo stimolando l’attività della milza, dei reni, del sistema nervoso e immunitario, sia sulla mente, aumentando l’autostima, la sicurezza, la tranquillità e aiuta a scaricare le emozioni negative e a combattere la tristezza e la depressione.
Il quarzo ialino, detto anche cristallo di rocca o cristallo di monte, è una varietà di quarzo purissimo, incolore e, di solito, a differenza dei quarzi lattei, perfettamente trasparente e quindi privo di inclusioni. Quarzo più diffuso in assoluto sulla terra, il cristallo di rocca presenta giacimenti diffusi in tutto il mondo: in Russia, Canada, Germania, India e soprattutto in Brasile. Esso si trova all’interno di rocce plutoniche colme di acque idrotermali ricche di ossido di silicio. Pietra di origine lavica dalle mille qualità magiche e chimiche, il quarzo si presenta in natura sia in forme microcristalline che macrocristalline. Per quanto riguarda il prezzo, esso varia in base alla purezza, la grandezza, la forma e il taglio, ma tutto sommato non tende a superare i 50 €. Si può trovare facilmente in gioielleria e nei negozi di bigiotteria ma anche su internet o nei negozi di erboristeria, in questo caso venduti e commercializzati in virtù delle sue proprietà terapeutiche sul corpo, sulla mente e sullo spirito, capace di migliorare la meditazione, alleviare i dolori fisici ed equilibrare le energie, soprattutto maschili.
Il quarzo verde, scientificamente detto crisoprasio, è una varietà di calcedonio che contiene inclusioni di nichel nel suo reticolo cristallino che gli conferiscono il suo particolare colore verde mela. La colorazione può però variare a seconda delle impurità, diventando dal verde menta fino al marrone chiaro. Inoltre, esso schiarisce se esposto al sole o custodito in luoghi molto caldi, ma può facilmente ritornare al suo stato naturale se messo sottoterra o in luoghi umidi.
Il crisoprasio è una varietà di quarzo criptocristallino, ovvero composto da cristalli così sottili tali da essere impossibili da vedere nemmeno al microscopio. Sulla scala di Mohs, esso ha una durezza di 6-7, quindi leggermente più morbido rispetto alle altre varietà. Il quarzo verde si trova in giacimenti sparsi in tutto il mondo: in Russia, Polonia, Sud Africa, India, USA, Germania, Madagascar e soprattutto in Australia, specificamente nel Queensland centrale dove si trovano i migliori esemplari in termini di purezza e dimensione. Così come tutte le altre pietre, anche il quarzo verde secondo la cristalloterapia produce numerosi effetti sul corpo e sulla mente: libera la psiche dalle ossessioni aiutando contro le dipendenze e le paure, stimola la corretta attività del fegato e del sistema nervoso, previene le allergie e combatte i problemi di infertilità sia femminile che maschile.
Il quarzo fumé o affumicato ha un colore che può variare dal marrone, al grigio fino ad arrivare al nero. Esso nasce come cristallo puro e incolore ma subisce un processo di radiazione naturale o artificiale con materiali radioattivi come l’uranio e il torio e deve il suo colore grazie anche alle inclusioni di alluminio e rutilio biondo o rame. La gradazione di colore, dal marrone chiaro al nero, varia in base alla durata di esposizione delle radiazioni. La varietà di quarzo fumé più chiara, di colore giallo scuro-marrone chiaro o grigio-marrone, prende il nome di Cairngorm, dal nome delle omonime montagne in cui si trova in abbondanza in Scozia. La varietà di colore nero opaco è invece detta Morion o quarzo nero e si trova soprattutto in Francia. Il quarzo affumicato secondo la cristalloterapia migliora l’istinto di sopravvivenza, allevia lo stress e facilita la meditazione.
Il quarzo rutilato prende il nome in quanto il suo reticolo cristallino contiene cristalli di rutilio, ovvero biossido di titanio con grandi quantità di ossido di ferro in forma aghiforme che possono essere di colore rosso, oro, argento o verde nelle sue forme più rare. Quando il contenuto di ferro è molto elevato gli aghi presentano un colore più chiaro, quando invece i livelli sono più bassi, essi hanno un colore molto scuro, quasi nero. L’aspetto tipico di questa gemma è quello tipico di un quarzo ialino o affumicato con sottili inclusioni a forma di filo generalmente dorate.
Questa pietra, grazie alle sue bellissime striature, è detta anche “Capelli di Venere”, denominazione che deriva dal Medioevo e dalla credenza che la pietra possa rallentare l’invecchiamento. Una delle caratteristiche più importanti del quarzo rutilato è che possiede un elevato indice di rifrazione rispetto agli altri minerali. Esso nasce all’interno della terra, in rocce ignee o pegmatitiche e sulla scala di Mohs ha una durezza media collocandosi a 7, come tutti i quarzi della sua varietà. I giacimenti in cui si nascondono i quarzi rutilati si trovano essenzialmente in Brasile, Madagascar, Svizzera e in India. Si tratta di una varietà molto più rara e quindi più costosa rispetto alle altre tipologie più comuni. Secondo la cristalloterapia possiede anche delle proprietà magiche e addirittura esoteriche: il quarzo rutilato viene considerata una pietra psichica potentissima, capace di combattere i disturbi alimentari e favorire l’assorbimento del cibo, ma capace anche di combattere la depressione, la tristezza e l’ansia.
Il quarzo non è solo una gemma in grado di impreziosire collane o anelli, ma è una pietra dai mille utilizzi. Al di là degli scopi puramente ornamentali, il quarzo viene usato anche in ambito tecnologico per la produzione di lampadine, di lenti, di abrasivi, di vetri, di rivestimenti e di pavimentazioni. Esso è la materia prima dell’industria elettronica e viene usato per produrre apparecchi digitali di ogni tipo come batterie, processori e tanto altro. Il quarzo in microgranuli, inoltre, è usato per realizzare la pittura al quarzo, usata per le superfici esterne grazie alle sue numerose proprietà. Insomma, gli usi del quarzo sono veramente innumerevoli, oltre a quelli meramente decorativi ed estetici.
I produttori di cucine spesso propongono un piano al quarzo. Si tratta di piani composti da agglomerati di resine e polveri di quarzo, disponibili in varie colorazioni. Questo materiale sorprende non solo per il suo notevole impatto estetico in grado di dare eleganza e prestigio alla cucina, ma anche perché è estremamente conveniente in termini di resistenza, versatilità e durevolezza.
Il quarzo è utilizzato in alcuni tipi di orologi che sfruttano le sue proprietà piezoelettriche. L’energia della batteria dell’orologio passa attraverso un piccolo cristallo di quarzo che oscilla ad una frequenza 32.768 Hz e scandisce il tempo. Per tale ragione, essi sono molto più precisi rispetto agli orologi meccanici.
Il quarzo è usato anche per realizzare vernici da applicare sia su pareti interne che esterne. Questo particolare tipo di pittura è formata da acqua, resine sintetiche e microgranuli di quarzo. I vantaggi principali della pittura al quarzo sono che essa è molto semplice da applicare e stendere, impedisce la formazione di alghe e muffe, è resistente ai raggi UV e all’abrasione ed è molto facile da reperire.
Per quanto riguarda i prezzi, una latta da 14 litri parte dai 20 € in su, ma sul mercato sono disponibili anche in una versione più economica sottoforma di vernice al quarzo acrilica, ma anche di più costose, dai 100 € in su per quelle più particolari e caratteristiche.
La sabbia di quarzo è molto usata nel campo dell’edilizia. Si tratta di una sabbia composta da quarzo frantumato, essiccato e setacciato e da altri elementi come carbonati, ossidi di ferro, feldspati e materiai argillosi. Dal colore che va dal giallo al rosso scuro, le sabbie di quarzo contengono fino al 99% di silice. Il suo utilizzo in campo edile è molto vario e viene usata per la purificazione dell’acqua potabile, per sabbiature e abrasivi, per pavimentazioni e rivestimenti murali, per i sanitari e tanto altro.
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